IL POPOLO DEL PRINCIPATO

Lo Stemma del Principato di Seborga

I membri del Capitolo, i membri avvocati del Collegio Giuridico, i Cavalieri, gli Scudieri, le Dame costituiscono il nostro popolo. Essi sono i membri di diritto del Principato nè più nè meno dei residenti nel Comune di Seborga i quali, desiderando fare parte del VERO principato, ne facciano richiesta.

I Cavalieri sono il nostro popolo, a prescidere da dove essi possano risiedere, in Francia, Russia, Serbia, Bielorussia, Polonia, Romania, ecc. Fanno parte del nostro popolo tutti coloro che si identificano nei valori della Cavalleria spirituale, che condividono la Carta di Seborga e che desiderano sotenere la nostra missione: difendere la Cristianità e la sacralità di Seborga.

Ricordiamo a tutti che ci sono altri soggetti che si sono dichiarati “depositari del titolo di Principe di Seborga” e per questo sono giunti a farsi “eleggere” . Sono soggetti che evidentemente non conoscono la storia e ancora meno le leggi nobiliari ed araldiche per non parlare della titolarità a modificare la sovranità di un Principato.

Mai nella storia un Principe è stato “votato” dai sudditi. Tutti i Principi e i Re lo sono per nomina sulla base di una discendenza dinastica o per nomina da parte di un gruppo di Grandi Elettori”. Nel nostro caso i Grandi Elettori sono i membri del Capitolo dell’Ordine dei Cavalieri Bianchi.

Se qualcuno a Seborga pensa ancora che possa esistere un “principe eletto dai residenti nel Comune di Seborga” solo perchè qualche “consigliere” anni addietro suggerì al compianto Principe Giorgio di procedere in tal senso, si sbaglia di grosso.

Quanto scritto negli STATUTI GENERALI del 1995 è nullo, invalido, illegittimo.

Dopo che il Principe di Seborga, per secoli ha goduto di una legittimazione derivante dall’autorità papale ed imperiale, il tentativo di cancellare la storia vera e legittimare il “principato del popolo” stile cinese, è risibile.

Solo una rivoluzione coi carri armati o comunque violenta avrebbe potuto porre fine al Principato e sostituirlo con una repubblica elettiva. Ma questa rivoluzione a Seborga non è avvenuta per cui il Principato continua e continuerà a reggersi secondo le antiche disposizioni.