Carissimi Seborghini, Cavalieri, Dame, e amici tutti del Principato,
anche questo anno siamo arrivati al 20 agosto, giorno in cui i Cavalieri Bianchi di Seborga ricordano lo 868 anniversario della morte fisica di Bernard de Clairvaux, il santo il cui nome abbiamo italianizzato in San Bernardo di Chiaravalle.
Colgo l’occasione per annunciare che molti cavalieri mi hanno scritto ringaziandomi per la edizione in lingua inglese del mio libro dal titolo “Catechismo Templare”. L’editore di New York (Nova Publishers) ha voluto mantenere il nome e cioè “Templar Catechism”. Come sapete, sia “Catechismo Templare” (Bastogi Ed.) che “Il Cavaliere del Tempio” (Arabafenice Ed.) sono libri nei quali ho analizzato il pensiero di San Bernardo.
Bernardo continua ad essere un faro, un punto di riferimento per tutti i Cavalieri, e non solo per loro. Specialmente in questi giorni difficili in cui l’islam ci fa vedere, come secoli addietro, il suo volto violento, abbiamo bisogno della saggezza e del conforto di Bernardo.
Se Bernardo è certamente una delle due grandi anime della Cavalleria, l’altra anima non può che essere Ramon Llull. In questo giorno voglio citare un pensiero del beato maiorchino:
“E se tu sacrificherai la tua vita per mantenere la cavalleria tu l’avrai amata, servita e sostenuta al massimo giacchè la cavalleria in nessun luogo può stare così bene come in un animo nobile. E nessun uomo potrebbe amare, onorare, custodire la cavalleria più di colui che dona la propria vita per l’onore dell’ordine della cavalleria“.
Ciò per ricordare che la Cavalleria è una cosa seria, per uomini veri. Non è un gioco, neppure una carnevalata, e neanche un defilè per soggetti “a caccia di diplomi, medagliette o onorificenze”. Bernard e Ramon sono stati i nostri mentori, le nostre guide, i nostri punti di riferimento e non possiamo certo dimenticare o tradire il loro insegnamento. Dobbiamo essere pronti a difendere i nostri valori, il nostro credo, anche se ciò odvesse prevedere un prezzo da pagare.
Seborga vive! La cavalleria vive!
Diego Beltrutti di SanBiagio, Principe di Seborga
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