Seborga: la nascita dello stato. Seborga diventa stato nell’anno 954 D.C. Nel 954 si crea una situazione che è costituisce l’embrione della sovranità di questo luogo. Il Marchese Guido, Conte di Ventimiglia e Signore Imperiale del Castrum Sepulchri (il Castello del Sepolcro, nucleo dell’attuale località di Seborga), redige il proprio testamento. Egli decide di lasciare in eredità, rendendole inalienabili, alcune proprietà che dona all’allora importantissima Abbazia di Lérins (di fronte a Cannes, l’odierna Francia:
- Il Castello di Seborga, l’agglomerato urbano e il territorio circostante che ammontava a circa 14 km2 “cum Mero e Libero Imperio”, vale a dire in piena sovranità.
- Un vasto feudo nell’arco intemelico oltre, essenzialmente, alla Chiesa di S. Michele a Vintimille (a sud-ovest di Seborga) ei suoi annessi, in proprietà ma senza sovranità.
Seguirono poi altre donazioni; una Bolla pontificia del 1259 così riassume il feudo seborghino in quella data: “…il Château du Sépulcre, con tutti i suoi annessi: le chiese di Saint-Michel de Vintimille, Sainte-Marie de Saorge, Sainte-Marie de Verx [Sospel] e Saint-Martin en Carnolès [parte orientale dell’odierna Roquebrune-CapMartin], con i loro terreni, vigneti, possedimenti e tutti i loro annessi”. Va detto che il testamento aggiunge all’eredità l’uso dell’acqua del fiume Roya. Il testamento fu definitivamente accettato nel 1177. Successivamente più volte fu confermata l’inalienabilità dello Stato seborghiano e del suo Dominio (1094 – 1262). Questi eventi sono per Seborga: la nascita dello stato.