Messaggio per il Santo Natale 2021 a.D.
Carissimi Seborghini, carissimi Cavalieri, Dame e Scudieri, carissimi Amici. Un altro Solstizio si avvicina. Un altro anno difficile sta per conludersi. Da tempo siamo sotto attacco di un nemico invisibile ed insidioso. La situazione attuale è densa di nubi e di dubbi. Tuttavia noi siamo Cristiani e pertanto potatori di certezze.
Il profeta Isaia (9,1) ci ricorda che: “Su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse”. In questo mondo buio, problematico, ingannatore, autoreferenziale, dell’apparire, Dio ha deciso di fare irrompere la Luce. Sarà suo figlio, Gesù, a squarciare le tenebre.
Di lui Giovanni dirà: “Dio è luce e in Lui non ci sono tenebre” (1 Gv 1, 5). Tutta la vicenda del Natale è pervasa di luce. Quella stessa Luce che apparve anche ai pastori e ai Re Magi. Luca ci descrive la vicenda in modo semplice e completo: “li avvolse di luce” (Lc 2, 9). Possiamo dire che la Luce che si emana da Betlemme altro non è che la Gloria di Dio che si spande nel mondo. La potenza di Dio, il suo peso, cioè la sua Gloria, sono la sua luce.
Noi sappiamo come la Luce simboleggi la verità, la conoscenza, la via da seguire mentre le tenebre sono sinonimo di menzogna, ignoranza, perdizione. Da oltre 2000 anni Betlemme (la Casa del Pane) emana una grande Luce che è anche calore umano ed amore.
In questo solstizio di inverno – in cui le tenebre, in ogni parte del mondo, ci ricordano il distacco, il gelo, le incertezze, la disperazione, gli egoismi – dalla mangiatoia si emana la luce della fede, della speranza e della carità, ma ai quattro venti si spande anche un buon profumo di pane. Il pane dell’Eucarestia.
Pertanto, sul pino, o nel Presepe, accendiamo un lumino, una candelina, per ricordare a noi stessi ed al mondo che Gesù sta per nascere. Ancora una volta, Bambino.
Messaggio per il Santo Natale 2021 a.D.